Sigari al miele

 
 
- No grazie, non fumo!
Facciamoci del bene, anteponendo al fumo la dolcezza!

 
Sigati al miele

Nessuno slogan, ma un'esortazione a cogliere il lato dolce della vita, come ad es. questi biscotti che, sfidando la legge di gravità, si raggomitolano su se stessi, presentando una trama a nido d'ape, simile ad un ricamo e si fanno amare per la loro croccantezza.
È da un anno che li ammiro estasiata ed ho anche provato a farli (con un’altra ricetta!) ottenendo esiti fallimentari.
Ho poi riprovato senza alcuna fiducia e ci sono riuscita (merito della seconda ricetta, trascritta di seguito e di gran lunga più affidabile): dalla consistenza friabile, un po’ appiccicosa, sono buoni in purezza, ma possono anche essere serviti a mo’ di cialda, in una golosa coppa di gelato o crema inglese.
Si preparano in pochissimo tempo, con estrema facilità (for dummies) nonostante le apparenze e richiedono pochissimi ingredienti: l’unico neo, a voler essere pignoli, è che non si riesce ad apprezzarli, perché spariscono in un baleno!

 

 
Sigari al miele

 
Ingredienti

 
40 g farina 00
30 g zucchero (ric. orig. 50 g, ma li ho trovati eccessivamente dolci)
60 g burro
2 cucchiai miele di acacia (o altro dal gusto delicato)
1 cucchiaio cognac

 
Preparazione. sciogliere a bagnomaria il burro ed il miele. A fuoco spento, aggiungere la farina setacciata, lo zucchero ed il cognac e mescolare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo, lasciandolo ancora al caldo a bagnomaria (in quanto il composto raffreddandosi, tende a rassodare).
Su una placca rivestita di carta forno, con l’aiuto di un cucchiaio, formare dei dischetti (i miei avevano un Ø di 7/8 cm circa e ne ho ottenuti 18) non troppo spessi e ben distanziati, in quanto in cottura si allargano e formano i classici “buchi in filigrana”.
Infornare (in forno preriscaldato a 180° C) per 5’ sino a doratura, estrarre dal forno ed attendere qualche minuto, finché non cominciano ad indurire (il momento giusto sarà evidente, perché è quello in cui saranno appena manipolabili), quindi arrotolarli intorno al manico di un mestolo di legno e successivamente sfilare. [Tratti da Biscotti di I. Chovancova]